00 12/01/2008 01:16
Tennis e partite truccate, l'incubo non passa mai. Anzi, assume contorni sempre più oscuri e inquietanti. Chi non ricorda la Sharapova che in modo un po' altezzoso giusto una decina di giorni fa disse: "Quello delle scommesse è un problema dei maschi. Roba da uomini". Quale superbia, prontamente smentita nel giro di pochissimo tempo. Il massimo dirigente della Wta, Larry Scott, tira in ballo la mafia russa e il proprio circuito: "Bisogna essere pronti a questa possibilità, anche se non abbiamo prove. Bisogna supporre che le persone che gestiscono il crimine organizzato possano tentare di trarre vantaggio dall'alterazione della competizione".

Secondo il manager, alcune giocatrici hanno rivelato di avere ricevuto richieste precise: "Abbiamo appurato che c'è una enorme quantità di scommesse sul tennis e che le giocatrici sono state avvicinate da persone che chiedevano loro di perdere un incontro o fornire informazioni su una particolare partita in cambio di denaro". Una piaga da debellare al più presto, prima che la credibilità di tuto l'mabiente venga irrimediabilmente compromessa con un conseguente calo di spettatori e sponsor. Proprio in concomitanza dell'Australian Open verranno spiegate alle giocatrice le future manovre anti-corruzione che il cicuito si appresta a varare...

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